il tempo non esiste
IL TEMPO NON ESISTE IL titolo della nuova mostra di fotografia analogica aperta fino al 29 maggio 2022
LA mostra è stata realizzata nell’ambito del progetto SlowPhoto, le immagini della mostra, che possiamo definire non fotografie, ma lavori fotografici, sono state tutte prodotte in fase di ripresa o stampa, con metodologie analogiche.
Slow photo, non è uno slogan per rappresentare la fotografia realizzata in modo lento, è una definizione che esprime il concetto di foto meditata sia in fase di progettazione che di realizzazione.
Il fermarsi un attimo per osservare, il procedere senza fretta, non può far altro che farci sentire più vicini alle cose piacevoli della vita, il meditare su quanto si vuole realizzare porta ad un risultato artistico che rispecchia il nostro essere.
L’utilizzo di strumenti e metodi analogici, ci permette di seguire questa filosofia indipendentemente dai generi fotografici. Tra le discipline che rientrano nello slow photo, troviamo: le riprese con la pellicola anche effettuate con macchine stenopeiche, l’utilizzo delle attrezzature e materiali per la fotografia a sviluppo immediato (Polaroid), la stampa fatta con procedimenti chimici, sia in camera oscura sia con altri procedimenti derivanti dalle antiche tecniche, da non dimenticare i procedimenti “alchemici” tipo rayografia, luminografia, ossidazioni, quest’ultima tecnica più volte sperimentata a Senigallia nei workshop tenuti da Nino Migliori.
@rtLine, nel curare questa mostra, ha voluto che i fotografi fossero di realtà fotografiche diverse, cosi abbiamo Massimo Marchini del gruppo fotografico F7, Piergiorgio Moretti dell’associazione Proloco Senigallia, Alberto Polonara dell’associazione @rtLine e Paolo Simonetti di SlowPhoto Cadore – Dolomiti.
Ognuno di questi fotografi ha un vissuto fotografico diverso, che però li ha portati tutti a dedicarsi alla fotografia analogica, per realizzare opere non ripetibili in quando realizzate in modo analogico.
Piergiorgio Moretti veterano della fotografia espone una serie di foto storiche, stampate tutte ai Sali d’argento, uno spaccato di vita quotidiana, ma di 50, 60 anni fa, Marchini e Polonara presentano dei lavori realizzati con tecniche diverse, che vanno dal Collodio Umido, alla Cianotipia e alla tecnica Van Dyke, una sezione della mostra è realizzata in collaborazione tra i due fotografi, abituati al sodalizio fotografico con workshop in coppia anche in località diverse in altre regioni, le loro foto esposte in questo contesto riguardano anche scorci cittadini della città di Senigallia, infine, ma solo in ordine alfabetico abbiamo Paolo Simonetti del gruppo SlowPhoto Cadore-Dolomiti, architetto e fotografo si dedica alle antiche metodologie con una esperienza particolare per le stampe alla gomma bicromata, Simonetti sarà presente alla inaugurazione liberandosi dai suoi impegni istituzionali, attualmente è Sindaco di Zoppè di Cadore, in tale veste sarà ricevuto, nella giornata di sabato 24 maggio, dal Sindaco di Senigallia Massimo Olivetti.
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